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Censis
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01/06/2006 - Secondo i dati di un'indagine emerge che oltre 8 immigrati su 10 che vivono in Italia parlano molto bene la lingua italiana.Secondo un'indagine Censis realizzata all'interno de progetto europeo 'Let it fly' in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Oltre 8 immigrati su 10 che vivono in Italia parlano molto bene la nostra lingua. Soltanto circa il 20% ha qualche difficoltà in più. Il livello di conoscenza è buono; il 32,8% afferma di capire molto l'italiano mentre il 50,7% abbastanza bene.
Sono stati intervistati dai ricercatori 201 immigrati pari a 42 idiomi. Le prime lingue madri sono l'arabo (18,4%), il rumeno (13,4%), l'albanese (9,5%), il francese (9,5%) e lo spagnolo (8,5%). Tutti gli immigrati si considerano bilingui; inoltre, l'inglese è parlato dal 34,3% mentre lo spagnolo dal'11,4%.
La forma più difusa per imparare l'italiano è la vita di tutti i giorni (60,2%), il corso di gruppo con insegnante (42,3%), il contatto con amici e conoscenti (24,9%). La lingua madre è parlata prevalentemente da tre immigrati su 4 (75,6%) e solo il 21,4% l'italiano (soprattutto per motivi di lavoro, come le colf e badanti). In modo generele, gli immigrati preferiscono esprimersi nella propria lingua quando sono a casa mentre nel loro tempo libero il 46,8% utilizza l'italiano contro il 49,3% che parla comunque nella sua lingua.
Il 90,4% degli immigrati sono costretti ad esprimersi in italiano quando sono sui luoghi di lavoro.
Per trovarsi un lavoro migliore, il 70% crede di dover perfezionare il proprio italiano e, fra questi, il 71% ha intenzione di migliorare la conoscenza dell'italiano. Di fronte alla possibilità di usufruire di un corso di italiano gratuito, gli immigrati pongono pero' delle condizioni: per il 57,7% il corso di dovrebbe svolgere in una struttura non distante da casa; per il 54,7% il corso dovrebbe essere basato soprattutto sulla conversazione, per il 41,5% da realizzare in orari serali. Il 21,9% non sarebbe comunque disponibile a frequentare corsi, anche se gratuiti.
Redazione Aspasia