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01/06/2007 - Iter della legge che si propone di disciplinare l'assistenza praticata dalle badanti e i contributi ai non autosufficienti.

L'iter della legge regionale, che si propone di disciplinare l'assistenza domiciliare praticata dalle badanti ed di erogare contributi mensili alle famiglie con soggetti non autosufficienti (a condizione che il rapporto di lavoro venga regolarizzato) e' stato avviato dalla Commissione affari sociali del consiglio regionale.

La commissione presieduta da Enzo Ronca ha concluso l'esame preliminare del disegno di legge del gruppo dei Ds - primo firmatario Fabrizio Bracco - ''con l'impegno condiviso da tutti membri della commissione a procedere in tempi brevi all'esame dei singoli articoli relativi alla proposta, ''Interventi per il sostegno e la qualificazione dell'attivita' di assistenza familiare domiciliare''. Per Ronca la complessita' della legge che opera su piu' fronti, da quello formativo delle stesse badanti a quello socio-assistenziale, presuppone che le risorse finanziarie necessarie vengano da piu' soggetti, Stato, Comunita' europea e da almeno tre distinti assessorati regionali, la sanita', i servizi sociali, e la formazione professionale. Ad inizio seduta l'assessore alla sanita' Maurizio Rosi ha ricordato l'esperienza sperimentale condotta dalla Giunta con la erogazione di 800 assegni di cura a soggetti gravemente non autosufficienti con piu' di 75 anni per un importo singolo di 418 euro, ''un costo ragguardevole superiore ai quattro milioni annui'' ed ha assicurato la disponibilita' a portare il problema complessivo della proposta di legge alla attenzione della Giunta.

Fonte: ASCA




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