Trieste

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13/06/2007 - Pronti a rimboccarsi le maniche per trovare lavoro, magari come badanti o operai. Sono i due volti dell'immigrazione romena.

Dal primo gennaio, data d'ingresso della Romania nell'Unione europea, i romeni seguiti dallo Sportello Lavoro delle Acli sono stati 61, a fronte di 23 serbi, 20 ucraini e 10 croati. Significativo anche il numero delle donne di quel paese che hanno fatto ricorso allo Sportello per assistenti familiari: gią  una trentina hanno trovato lavoro come badanti in famiglie triestine. In aumento anche i romeni che hanno usufruito del servizio Pronto casa, che eroga dei microprestiti in genere dell'ordine di 2000-2500 euro, necessari per far fronte alle spese iniziali da sostenere quando si prende un alloggio in affitto. Nelle ultime settimane hanno chiesto e ottenuto i prestiti sei donne e quattro uomini.

Redazione Aspasia




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