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Comunicato stampa 10 dicembre 2007

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10/12/2007 - Si è tenuto giovedì 6 dicembre, a Brindisi, il convegno finale del Progetto Equal Aspasia.



Convegno "Assistenti familiari, lavoro di cura e rete territoriale dei servizi - Dal filo all'intreccio: una nuova domiciliarità  per gli anziani".

Si è tenuto giovedì 6 dicembre, a Brindisi, il convegno finale del Progetto Equal Aspasia.

Il convegno, a cui sono intervenute autorità  istituzionali locali e regionali tra cui l'Ass.re ai Servizi sociali Mevoli ed il Consigliere regionale Romano, nonché molteplici e significativi rappresentanti dell'associazionismo e della cooperazione sociale tra cui il Presidente di Federsolidsarietà  Puglia Visicchio, ha affrontato il tema della crescita esponenziale della popolazione anziana, dell'aggravarsi della non autosufficienza, il crescente bisogno di servizi in grado di coniugare qualità  dell'assistenza, personalizzazione, sostenibilità  economica del servizio.

Dopo un quadro sulle politiche socio-assistenziali e sulle azioni del sistema sanitario per potenziare la territorializzazione dei servizi, gli interventi dei docenti dell'Università  del Salento, prof. Spedicato e Rizzo, hanno contribuito a definire gli scenari di evoluzione del sistema assistenziale connesso alla dimensione quanti-qualitativa della popolazione anziana e alla identificazione di nuove modalità /valutazioni di spesa in grado di premiare azioni di risposta a bisogni individuali, in una dimensione "sociale" in cui gli attori locali concorrono, con specificità  di ruoli e di funzioni, alla costruzione di un welfare di comunità  in grado di responsabilizzare soggetti pubblici, privati e del terzo settore alla costruzione di un nuovo sistema di risposta ai bisogni della società  dell'invecchiamento.

Il convegno si è poi focalizzato, sulla base della relazione tenuta dal Consorzio Anziani e non solo che ne ha diretto l'azione in termini strumentali ed attuativi, sui risultati conseguiti dal Progetto Equal Aspasia.

Loredana Ligabue, coordinatrice del progetto ha sottolineato che : "Il progetto ASPASIA attraverso un'azione di sistema,ha consentito la realizzazione di strumenti e processi innovativi per la qualificazione dell'assistenza familiare quali ad es. strumenti flessibili e multimediali per una formazione "a domicilio" delle "badanti", l'attivazione di albi locali di assistenti familiari per favorire l'incontro domanda/offerta di assistenza familiare qualificata, la costruzione di banche dati in grado di "rappresentare" la mappa locale dei servizi per la domiciliarità , l'attivazione di centri servizi per l'informazione, l'orientamento, il mutuo aiuto delle famiglie e delle operatrici del lavoro di cura "¦".

La sperimentazione territoriale del progetto Aspasia per la qualificazione dell'assistenza familiare e la sua integrazione nella rete dei servizi locali, è avvenuta in Provincia di Reggio Emilia (Bagnolo in Piano), a Ragusa e a Brindisi. Nel corso del convegno è stata illustrata a titolo esemplificativo l' importante azione realizzata a Brindisi da parte del Consorzio Madre Teresa di Calcutta nell'ambito del centro servizi Aspasia (corso di formazione, informazione ed orientamento alle famiglie, incontro domanda-offerta...) sottolineandone altresì l'impatto, in termini quantitativi e qualitativi,non solo verso i beneficiari diretti del servizio, ma anche in termini di innovazione culturale degli attori locali, in primis le cooperative sociali.

Il Dott.Quarta, dell'Università  del Salento, incaricato della valutazione del progetto, ha definito l'intervento del Progetto Aspasia: "una best practice che ha saputo,sulla base di una approfondita conoscenza dei bisogni, di un sapiente utilizzo di tecnologie della comunicazione e dell'informazione,di una forte attenzione al "fare rete" e partenariato attivo, produrre innovazione progettuale,di "prodotto" e di processo su temi "sensibili" e "strategici" quali l'evoluzione da un sistema di welfare assistenziale ad uno biografico: in grado di ottimizzare le risposte socio-assistenziali rispetto ai bisogni oggettivi ed esperienziali delle persone anziane.

Il convegno si è concluso con un apprezzamento sul lavoro svolto e con l'auspicio, sottolineato da un messaggio di Lucia Scarpitti (Responsabile Equal in Italia), di un positivo proseguimento anche dopo Equal del cammino intrapreso.

Scarica qui il comunicato integrale in .pdf.

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