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13/12/2007 - Il contratto nazionale per il lavoro domestico prevede otto possibilità  di inquadramento per colf e badanti.

Il contratto per colf e badanti può essere anche a tempo determinato ma di almeno 20 ore a settimana, con stipendio da un minimo di 550 a un massimo di 1.050 euro al mese, secondo i livelli. Il lavoro domestico riguarda circa un terzo degli ingressi di lavoratori extracomunitari fissati dal decreto flussi 2007 (65mila su un totale di 170mila posti). La data per inviare la domanda online è il 18 dicembre (a partire dalle 8), ma chi vuole assumere colf o badanti cittadini di uno dei 14 Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l'Italia (Albania, Algeria, Bangladesh, Egitto, Filippine, Ghana, Marocco, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Senegal, Somalia, Sri Lanka, Tunisia) può presentare la domanda dalle 8 del 15 dicembre (e non la deve rispedire il 18).

Il reddito
Quel che il datore deve dichiarare è il reddito imponibile. Chi vuole assumere una colf o una badante può sommare il proprio reddito a quello dei parenti di primo grado (anche se non si convive) o di chi per legge è tenuto all'assistenza del futuro datore di lavoro. Si può così raggiungere il reddito «sufficiente» richiesto dal decreto flussi 2007 per l'assunzione di lavoratori extracomunitari: vale a dire il «il reddito annuo, al netto dell'imposta, di importo almeno doppio rispetto all'ammontare della retribuzione annuale dovuta al lavoratore da assumere, aumentata dei relativi contributi» (si tratta dei redditi riferiti al 2006 che si denunciano nella dichiarazione 2007). Fanno eccezione gli invalidi al cento per cento, che non hanno l'obbligo di dimostrare alcun reddito.

Cambio di datore
Se il datore cessa l'attività  (o scompare l'anziano per cui si chiede la badante) può subentrare un altro datore di lavoro: l'istanza di subentro non deve però essere presentata via internet ma allo Sportello unico. Come è possibile assumere anche più di una colf o badante se si prova di avere un reddito adeguato, così la stessa colf o badante può essere assunta da più datori di lavoro: ad esempio due famiglie si possono "dividere" i servizi di una stessa domestica garantendogli tutti i diritti e i contributi stabiliti dalla legge.

Otto possibilità 
Il contratto nazionale per il lavoro domestico prevede 4 livelli di inquadramento e 4 sottolivelli: A, A super, B, B super, C, C super, D e D super a cui corrispondono otto stipendi minimi differenti. Il livello A riguarda collaboratori con meno di 12 mesi di esperienza che non fanno assistenza alla persona (550 euro al mese); l'A super è per gli addetti alla compagnia di persone autosufficienti o per le baby sitter (650 euro); B è il collaboratore domestico con più di un anno di esperienza (700 euro), B super riguarda chi assiste persone autosufficienti (750 euro). Nel livello C si inquadra il collaboratore che ha conoscenze specifiche e lavora autonomamente, tipo il cuoco (800 euro); mentre C super si applica a coloro che assistono i non autosufficienti ma non hanno una formazione specifica (850 euro). I livelli D e D Super riguardano i collaboratori che hanno invece una qualifica professionale e prevedono in entrambi i casi un'indennità  di 150 euro. Indennità  che si aggiunge a uno stipendio che per il livello D è di 1000 euro e per il D super (assistenza a persone non autosufficienti) è di 1.050 euro.

Articolo tratto da Il Sole 24ore




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