Veneto

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07/01/2008 - Politiche per la Famiglia, su costo servizi, consultori e badanti: è stato firmato l'accordo nel mese di dicembre.

Il 14 dicembre 2007, è stato firmato l'accordo tra il Dipartimento delle politiche per la famiglia e la Regione Veneto per finanziare la riorganizzazione dei consultori familiari, la qualificazione degli assistenti familiari e l'abbattimento delle tariffe dei servizi per le famiglie numerose. L'accordo si aggiunge a quelli già  siglati con le regioni Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e Lazio nelle settimane scorse. Le regioni beneficiano subito degli importi ripartiti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia e approvati in Conferenza unificata lo scorso 27 giugno.

Era stato il Ministro delle Politiche per la Famiglia, on. Rosy Bindi, tramite l'intesa con le Regioni e gli enti locali, a destinare circa 100 milioni di euro (di cui oltre 7 per il Veneto) alla sperimentazione di progetti e misure innovative a favore delle famiglie, ai quali si aggiungono le risorse che le Regioni stanziano autonomamente (2,7 milioni dal Veneto). Gli accordi individuano le azioni previste dalle singole Regioni per ognuna delle tre aree di intervento "“ abbattimento del costo dei servizi, consultori familiari e assistenti familiari - le loro dimensioni quantitative, i tempi e le modalità  di attuazione, le risorse a carico del Fondo nazionale e quelle stanziate dalle Regioni stesse.

VENETO - Osservatorio Regionale Infanzia, Adolescenza, Giovani e Famiglia.

Abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro.

A carico del fondo nazionale saranno erogati € 3.458.000,00 e come cofinanziamento regionale € 1.000.000,00 per un totale di € 4.458.000,00.

Azioni previste: attraverso il "˜Marchio Famiglia' si sperimenteranno politiche tariffarie in vari comuni del Veneto. Gli ambiti in cui gli enti locali possono sperimentare le nuove tariffazioni possono riguardare il sistema del trasporto scolastico, gli asili nido e/o altri servizi integrativi per la famiglia, le prestazioni scolastiche (libri, mense), l'addizionale comunale Irpef, l'ICI, servizi e attività  formative extrascolastiche, accesso a musei, teatri, ecc., iscrizione ad associazioni educative, culturali o sportive, trasporto pubblici, costo rifiuti, piani regolatori con abitazioni adeguate per famiglie numerose, sviluppo di reti familiari di solidarietà  e sussidiarietà . Si potranno poi sperimentare forme associate per creare forme di microcredito (tipo prestiti sull'onore) a favore di famiglie numerose

Riorganizzazione dei consultori familiari per potenziare interventi sociali per le famiglie.

A carico del fondo nazionale saranno erogati € 3.000.537,00 e come cofinanziamento regionale € 1.500.000,00; per un totale di € 5.400.537,00.

Le aree di sviluppo per i consultori pubblici e privati e riguardano il sostegno alla neogenitorialità  ed alla genitorialità , l'accompagnamento alla relazionalità  e ai percorsi di scelta di vita degli adolescenti e dei giovani, i servizi di riconciliazione e la mediazione familiare.

Azioni previste: formazione degli operatori; offerta attiva alle coppie di colloqui prematrimoniali sulle dinamiche relazionali, sulla fasi evolutive della famiglia e vita di coppia, sulla fisiologia della riproduzione, sulla procreazione responsabile, sulla salute riproduttiva, sulla responsabilità  genitoriale, sull'accertamento di condizioni di rischio per consulenza genetica e indirizzo a servizio specifico, sulla diagnosi prenatale precoce; offerta di visite domiciliari alle donne incinta e al neonato, con particolare riferimento al caso di dimissioni precoci e/o in situazioni di rischio sociale; offerta di sostegno psicologico individuale e di coppia; attivazione spazi di incontro per i genitori; incontri di informazione e discussione; consulenze con pediatri, pedagogisti o altri esperti nella prima infanzia; laboratori creativi; collaborazione con servizi di età  evolutiva e/o neuropsichiatria del territorio; supporto psicologico in relazione alle richieste di interruzione volontaria di gravidanza; interventi per la procreazione consapevole e per la prevenzione del ricorso alle interruzioni volontarie; rimozione di eventuali difficoltà  psicologiche, sociali, economiche che determinano l'interruzione; informazione, formazione e sostegno ai genitori (sia biologici che adottivi) nei percorsi di crescita e formazione dei figli, con particolare riguardo alle problematiche relative alle varie fasi di sviluppo della persona, alle problematiche affettive, di identità  e sessuali, ai conflitti familiari, all'integrazione scolastica e sociale degli immigrati; educazione alla sessualità  e alla relazionalità  nelle scuole superiori; spazio giovani nel consultorio familiare; incontri con i genitori e con i docenti degli alunni; offerta di sostegno; collaborazione ed integrazione con i servizi del territorio ed ospedalieri nei casi di disagio adolescenziale segnalato; interventi di sostegno psicologico, sociale e pedagogico ai genitori separati; spazi di ascolto dei minori in collaborazione con i servizi distrettuali; interventi di mediazione familiare; attivazione di spazi neutri per figli di separati in difficoltà ; interventi di ascolto, sostegno e prevenzione in relazione alle violenze e maltrattamenti in ambito familiare in stretta collaborazione con altri soggetti istituzionali e del volontariato

Interventi per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari.

A carico del fondo nazionale saranno erogati € 600.000,00 e come cofinanziamento regionale € 200.000,00 per un totale di € 800.000,00.

Azioni previste: si mira a realizzare politiche e iniziative finalizzate da un lato al miglioramento delle condizioni di vita personali, della preparazione professionale e del livello di integrazione sociale delle assistenti familiari e, dall'altro, a sostenere le famiglie favorendo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e sperimentando modalità  innovative di coinvolgimento del privato sociale. Si tratta di implementare un complesso di interventi tra loro integrati nelle seguenti aree.

Area della formazione

Definizione di un "percorso tipo" di formazione per assistenti familiari, comprendente i seguenti argomenti: inserimento nella famiglia; piano individuale di assistenza; comunicazione interpersonale; bisogni e interessi dell'anziano; autonomia personale e cura; rispetto delle convinzioni etiche e religiose dell'assistito; rete e accesso dei servizi sociali e sanitari; somministrazione dei farmaci; educazione civica; diritti e doveri dei lavoratori domestici; apprendimento della lingua italiana in collaborazione con i Centri Territoriali Permanenti per l'educazione in età  adulta.

Area della selezione e formazione nei Paesi esteri

Miglioramento del processo di ricerca e selezione del personale all'estero attraverso procedure per la composizione di liste di prelazione per assistenti familiari; sperimentazione di un modello di accreditamento dei soggetti erogatori di servizi di incontro tra domanda e offerta basato sulla raccolta dell'offerta dei lavoratori nei paesi di origine, sulla formazione in loco (lingua e cultura italiana e veneta) e professionale; servizi per l'inserimento, prima accoglienza e integrazione sociale mediante voucher.

Area della promozione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro

Valorizzazione esperienze di "Sportelli badanti"; sperimentazione di modalità  innovative di incontro tra domanda e offerta, tramite l'individuazione di partners (Comuni, enti pubblici da essi delegati, soggetti senza scopo di lucro - onlus) con i quali progettare l'attività  di intermediazione del lavoro di assistenti familiari.

Fonte: Governo.it




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