Inail

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19/05/2006 - Le donne che lavorano sono quasi 9 milioni. L'istituto presenta i dati "La condizione della donna infortunata nella società ".

L'Inail ha presentato il sondaggio su "La condizione della donna infortunata nella società " e i risultati del concorso di arti visive Inail-Anmil "L'altra metà  del lavoro". Nel quinquennio 2001-2004 si è registrato un aumento complessivo dell'occupazione del 3,7%, con un aumento più marcato per le donne (+ 5,4%) che per gli uomini (+2,7%). Le donne che lavorano sono quindi quasi 9 milioni, vale a dire quasi il 40% dell'occupazione complessiva. Rispetto alle donne immigrate, l'Inail ha precisato che nel quadriennio in questione le lavoratrici extracomunitarie assicurate all'Inail sono più che raddoppiate, passando dalle 327mila del 2001 alle 705mila del 2004.

Mentre gli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail sono passati sono passati da 10 mila nel 2001 a quasi 20 mila nel 2004. Per quanto riguarda gli infortuni mortali nel 2004 sono stati 18 sui 174 dell'intera popolazione dei lavoratori immigrati.

Gli infortuni occorsi nel 2004 a donne extracomunitarie sono concentrati soprattutto nelle attività  dei servizi (80%), e più limitatamente nell'industria (16%) e nell'agricoltura (4%). Nell'ambito dei servizi più di tutte si infortunano le lavoratrice delle imprese e servizi di pulizia (15%), poi quelle di alberghi e ristoranti (12%), le lavoratrice della sanità  (10%) e infine un 7% rappresentato da colf e badanti. Il confronto con le donne italiane, infine, evidenzia che le lavoratrici extracomunitarie si infortunano con una frequenza decisamente superiore: 40 su ogni 1000 assicurati per la popolazione lavoratrice italiana, 65 ogni 1000 assicurati per gli extracomunitari.

Fonte: Inail

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